Peperoncino
- Il
peperoncino appartiene alla famiglia delle solanacee
e alla famiglia Capsicum
- Arrivò
sul vecchio continente, nei primi anni del 500, portato
nelle stive delle caravelle di Colombo, dalle
Americhe dove era chiamato Chili, nome che conserva
tutt'ora.
- Fu
presto utilizzato in cucina per le sue proprietà
aromatizzanti.
- I
maggior produttori sono oggi l'India e il Messico,
sebbene venga coltivato anche in molte altre zone del mondo.
La paprika viene coltivata in Ungheria dove entra
nella preparazione di molti piatti.
- Uso
in cucina: viene usato sia fresco (con moderazione) che
essicato, sminuzzato o in polvere. Per attenuare l'effetto
piccante del peperoncino fresco è consigliabile di
rimuovere i semini interni. Attenzione però quando si
manipolano peperoncini: la "capsaicina" (il
componente piccante) è irritante per la pelle e le mucose
in genere, non solo la bocca. In genere non è sufficiente
il solo sciacquare le mani... per maggiore cautela può
essere utile manipolare i peperoncini (soprattutto quelli
più piccanti,come i jalapenos) con i guanti...
giusto per non grattarsi inavvertitamente la bocca o le
palpebre con effetti davvero sgradevoli.
- Contrastare
il piccante in bocca? Si può, fino a un certo punto,
mangiando pane o un altro farinaceo. Evitate assolutamente
di bere, acqua o qualunque altro liquido. E non credete a
chi affermerà che "solo il vino può ridurre il
bruciore in bocca"... non è vero!
- L'olio
al peperoncino: spezzettate
alcuni peperoncino freschi e metteteli in una boccetta con
olio d'oliva. Lasciate macerare per un mese circa. Classico
sulla pizza o la pastasciutta. Ma da provare su molti altri
piatti semplici, come una fettina ai ferri, un pesce lessato
o cotto a vapore e una verdure lessata, come broccoli o
cavolfiore.
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