Difficoltà: Di Media Difficoltà |
Se oggi i tortellini sono un patrimonio comune della cultura italiana, in passato furono oggetto di dispute tra la provincia di Modena e quella di Bologna, che se ne contendevano la paternità.
La forma non è molto diversa da quella del cappelletto, ma il tortellino ha una pasta di spessore più sottile ed un ripieno in quantità minore.
La specialità emiliana per eccellenza non è solo bella, ma anche buona: è così che ha conquistato la tavola di tutti gli italiani. I modi per cucinare i tortellini sono infiniti, e largo spazio è dato alla fantasia, tanto che già nel Trecento l'anonimo autore di un libro di cucina scriveva in proposito: "di pasta tu puoi fare oni istrumento che li vuoli... e puoli empire e cocere nella padella col lardo". Ma la presentazione classica per eccellenza è in brodo di cappone.
Oggi i tortellini si trovano già preparati, di origine artigianale o industriale, anche allo stato surgelato.
Preparazione: - Tagliare a dadini il vitello ed il tacchino - Rosolarli nel burro e lasciarli cuocere per 10 minuti - Passare tutto al tritacarne aggiungendo la mortadella ed il prosciutto - Incorporare nel trito due uova, il sale necessario, un pizzico di noce moscata, e centocinquanta grammi di parmigiano - Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo - Preparare la sfoglia, unire la farina alle tre uova, lavorando la pasta energicamente per quindici minuti, dovrà uscire piuttosto soda - Stenderla con il matterello e tagliarla a quadri di circa tre centimetri di lato - Mettere al centro di ogni quadro un po´ di composto - Ripiegare la pasta facendo combaciare i margini - Premere bene i bordi per non far uscire il ripieno durante la cottura - Piegare poi il tortellino intorno al dito indice e premendo sovrapporre le punte - Mettere la pentola sul fuoco e quando il brodo bolle versarvi i tortellini - Mescolarli con delicatezza e cuocerli per due - tre minuti - Servire al dente accompagnati da parmigiano grattugiato |