Il PHI (Prostate Health Index, Indice di salute prostatica) viene utilizzato insieme ai dosaggi del PSA totale e PSA libero (PSA-Free, PSA Libero) per valutare il rischio di carcinoma prostatico. L'esame si effettua tramite la determinazione dell'isoforma della porzione libera del PSA più specifica per il carcinoma prostatico (PCa) rappresentata dalla molecola [-2] proPSA. Il PHI non sostituisce il test del PSA, bensì migliora la specificità clinica (3 volte superiore al solo test PSA ad una sensibilità del 90%) di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso: PSA totale e free PSA, identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato per una biopsia prostatica. Il PHI permette di suddividere i pazienti (uomini di età superiore a 50 anni, con valori di PSA totale compresi tra 2 e 10ng/mL ed esplorazione rettale non sospetta) in categorie, ciascuna delle quali rappresenta rispettivamente una probabilità bassa, media ed alta di rilevare il carcinoma prostatico con la biopsia. Associato ad altri esami strumentali (ecografia prostatica transrettale in particolare, Trim prob) è un utile test di conferma nel caso di tumori alla prostata. Utile anche nel follow-up postoperatorio per la determinazione di eventuali recidive o metastasi. Esistono interferenze in caso di patologie anche benigne come l'ipertrofia della prostata anche se in questi casi difficilmente i livelli di PSA aumentano fino a superare valori di 10 ng/ml. Da evitare accuratamente il dosaggio dopo manovre quali possono essere massaggi prostatici, esplorazioni rettali o procedure strumentali endoscopiche.