L' Acne è un termine attribuito ai pori della pelle che se ostruiti (dal sebo, cellule epiteliali e batteri o altre sostanze della pelle) provocano la creazione del cosiddetto comedone chiuso, o punto bianco, che è la lesione iniziale dell'acne. Attraverso successivi processi infiammatori si hanno le altre lesioni tipiche della malattia, che vanno dai punti neri ai brufoli al viso e alla schiena o anche cisti o noduli che vanno a localizzarsi sul viso, collo, torace, schiena, spalle e braccia. L'acne rosacea o acne cistica colpisce soprattutto gli adolescenti in un'età compresa tra i dieci ed i tredici anni e di solito dura dai cinque ai dieci anni. Può però determinarsi un'acne rosacea in gravidanza o comunque in soggetti adulti di tutte le età. Nell'acne c'è sempre una produzione eccessiva di sebo, una delle principali cause della cosiddetta seborrea. Alla pubertà l'inizio della secrezione di ormoni sessuali, caratteristici degli uomini ma prodotti anche dalle donne, come il testosterone, va a stimolare il complesso pilo-sebaceo con una maggior produzione di sebo fattore scatenante dell'acne. In alcuni soggetti esiste una predisposizione genetica che porta ad una maggiore responsività delle ghiandole sebacee che vanno incontro ad una sorta di rigonfiamento ed iperfunzione con eccessiva produzione di sebo. Quest'ultimo ostruisce il dotto sebaceo, occludendone, insieme alle cellule della pelle, anche l'apertura verso l'esterno. Si forma così il comedone che viene colonizzato da microbi, i quali producono sostanze (enzimi, acidi grassi, fattori che richiamano cellule infiammatorie, ecc...) che innescano il processo infiammatorio e tutte le lesioni tipiche dell'acne (nodulo , cicatrici, cisti, macchie). L'acne rosacea o acne cistica è considerata una dermatite cronica che interessa di solito l'area centrale del volto provocando eritema, teleangectasie e lesioni acneiformi (papule e pustole simili a quelle dell'acne).