La Glicemia deriva principalmente dalla dieta alimentare oltre che dalla glicogenolisi epatica e dalla gliconeogenesi da parte del fegato. E' aumentata nel diabete mellito tipo I (diabete giovanile) e II (diabete dell'anziano) e nel diabete mellito secondario ad affezioni del pancreas, endocrino, da farmaci, da agenti ormonali (cortisone e GH, l'ormone della crescita), farmaci psicotropi, catecolamine e farmaci neurologici, analgesici, antipiretici, antineoplastici. La glicemia e' aumentata inoltre nel diabete insulino-resistente, ridotta tolleranza glicidica, obesità, tumori cerebrali, sindromi convulsive, epatopatie croniche. In gravidanza è opportuno ripetere l'analisi periodicamente per accertare che la glicemia si rimanga entro i limiti di riferimento. La glicemia può risultare bassa quando nel sangue la concentrazione di glucosio scende al di sotto dei valori minimi di 60 – 70 mg/dl. Una delle cause tipiche di ipoglicemia è il digiuno prolungato (16-24 ore). Altre cause di glicemia bassa sono i tumori endocrini (insulinomi), cause ereditarie, malattie croniche del fegato o dei reni, diabete soprattutto in fase iniziale quando esiste uno squilibrio del meccanismo di metabolizzazione dello zucchero, farmaci ipoglicemizzanti. In questi casi può essere opportuno eseguire una curva glicemica, insieme con la determinazione di insulina, estesa a 4 ore o più.