gravidanza esami laboratorio   La Gravidanza nella specie umana dura in media 280 giorni (40 settimane) a partire dal primo giorno dell'ultima mestruazione regolare. In questo caso si parla di eta' gestazionale; si parla invece di eta' concezionale quando si fa riferimento al giorno della fecondazione. Vista la difficolta' di stabilire con esattezza il giorno dell'ovulazione, si fa riferimento in genere all'eta' gestazionale ogni volta che si intende descrivere un fenomeno correlato alla gravidanza ed al suo andamento. I primi sintomi che possono fare pensare ad una gravidanza sono quelli riferibili al seno che può farsi gonfio e dolorante, segue poi la stanchezza, i dolori intercostali, la sensibilità agli odori e la nausea.La diagnosi di gravidanza e' possibile con diversi tests di laboratorio: beta-HCG, test rapido di gravidanza sulle urine e test di gravidanza semplice. La beta-HCG, da eseguire sul sangue, e' il test piu' sensibile e preciso, ed e' da riservare in tutti i casi in cui e' indispensabile la diagnosi precoce (inseminazioni, sospetto di gravidanza extrauterina, rapporto a rischio) e per il monitoraggio della gravidanza nei primi tre mesi particolarmente in caso di perdite ematiche.Esami eseguibili in gravidanza (vedi anche Esami di Laboratorio)Emocromo con formula Azotemia Creatininemia Glicemia Gruppo Sanguigno Esame delle urine Elettroforesi dell'HB Resistenze globulari Rosolia Toxotest Cytomegalovirus Herpes Virus 1 e 2 Test di Coombs Listeria Estriolo HPL Bitest Emocromo con formula L'emocromo e' necessario per la diagnosi precoce degli stati anemici ed in particolare modo dell'anemia sideropenica. Il riscontro di un ridotto volume globulare medio e' un elemento importante per il sospetto di una condizione talassemica. In questi casi e' opportuno eseguire esami piu' specifici (elettroforesi delle emoglobine in particolare). Glicemia Il riscontro di una glicosuria o di valori al limite della glicemia rendono indispensabile una prova da carico di glucosio. La curva glicemica va inoltre eseguita nei casi di:
  • anamnesi familiare diabetica
  • obesita' (20% in piu' del peso ideale)
  • vulvovaginite persistente
  • anamnesi positiva per aborti abituali, polidramnios, megalosomia fetale,gestosi
Rosolia Se e' presente una positivita' per gli anticorpi anti-rosolia non occorre alcun provvedimento ulteriore; se dovesse risultare invece uno stato di non immunita', bisognera' prescrivere misure cautelative per evitare il contagio fino a che siano trascorse almeno 16 settimane di gestazione. Tutte le gestanti non protette dalla rosolia dovrebbero essere sottoposte alla vaccinazione subito dopo il parto o l'avvenuto aborto. L'immunita' dopo la vaccinazione sara' evidenziabile con gli opportuni tests a distanza di 2-6 mesi. Toxotest Le gestanti con titolo anticorpale positivo non necessitano di ulteriori provvedimenti. Per le altre sono opportune misure cautelative allo scopo di evitare il contagio:
  • mangiare solo carne ben cotta (70 gradi), affumicata o sotto sale
  • evitare il contatto di carni crude con la bocca (usare guanti di gomma)
  • lavare bene frutta e verdura prima di consumarla (guanti di gomma)
  • per i lavori di giardinaggio usare sempre guanti opportuni
  • EVITARE IL CONTATTO CON LE FECI DI GATTO
Se proprio non si puo' fare a meno del proprio gatto, osservare le seguenti regole:
  • procurarsi una lettiera per il gatto
  • affidare ad altri il compito di pulirla
  • sterilizzare la lettiera in acqua bollente per 5 minuti
  • tenere il gatto il piu' possibile in casa
  • dare da mangiare al gatto alimenti gia' pronti
Bitest Il Bitest si esegue mediante un prelievo di sangue materno che viene eseguito lo stesso giorno dell'ecografia transnucale e valuta il livello di due ormoni prodotti dalla placenta (beta-hCG e PAPP-A). Combinando le informazioni dell'ecografia transnucale e del bitest con l'età e la storia delle precedenti gravidanze è possibile identificare i feti a rischio di anomalie cromosomiali, in particolare della trisomia 21, con un'accuratezza del 90%. Il PrenatalSafe è un esame prenatale non invasivo che, analizzando il DNA fetale libero circolante isolato da un campione di sangue materno, valuta la presenza di aneuploidie fetali comuni in gravidanza e in particolare è in grado di rilevare la Trisomia 21 (Sindrome di Down), Trisomia 18 (Sindrome di Edwards), Trisomia 13 (Sindrome di Patau), Monosomia X (Sindrome di Turner) e altre sindromi più rare. L'esame richiede un semplice prelievo di sangue della gestante, con un età gestazionale di almeno 10 settimane di gravidanza, dal quale si analizza il DNA fetale circolante. E’ un test sicuro perchè NON INVASIVO e quindi in grado di azzerare i rischi di abortività presenti nelle tradizionali tecniche di diagnosi prenatale invasiva, come l’amniocentesi e la villocentesi e affidabile in quanto ha un’attendibilità superiore al 99% nel rilevare la trisomia 21, la trisomia 18 e la trisomia 13, e del 95% per rilevare la Monosomia X, con percentuali di falsi positivi minori dello 0.1%. Il test può essere utilizzato anche in caso di: gravidanze singole e gemellari anche se ottenute con tecniche di fecondazione assistita, sia omologhe che eterologhe; precedenti gravidanze andate a termine; precedenti gravidanze esitate in aborto spontaneo o seguite da interruzione volontaria di gravidanza Indicazioni all’esecuzione del test: Gravidanze in cui è controindicata la diagnosi prenatale invasiva (es. rischio di aborto spontaneo) Screening del primo trimestre (Bi-Test) positivo Età materna avanzata (>35 anni) Quadro ecografico di anomalie fetali suggestive di aneuploidia Anamnesi personale/familiare di anomalie cromosomiche In alcuni casi l’esame potrebbe fornire un risultato che indica un sospetto di presenza di aneuploidia cromosomica (risultato "borderline"). In tale evenienza verrà consigliato di confermare il risultato mediante diagnosi prenatale invasiva da effettuare gratuitamente (escluso il costo del prelievo amniotico).

Esami collegati:Emocromo Azotemia Creatininemia Alfafetoproteina Albumina Acidi Biliari 17-beta-Estradiolo Bitest Candida Cariotipo su sangue Chlamydia Cytomegalovirus Estriolo Ferritina Gardnerella Hb-fetale Herpes Virus Insulina MTHFR Lac Proteina C e S Rosolia Sideremia Test di Coombs TPHA Toxoplasmosi Tritest Ecografie PlGF (Low plasma placental growth factor) Papilloma Virus

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