La Saliva è una sostanza acquosa prodotta nell'uomo da tre paia di ghiandole salivari: le parotidi, le sublinguali e le sottomandibolari. Nella composizione della saliva, oltre al 98% circa di acqua, sono presenti muco, elettroliti, glicoproteine, enzimi e sostanze a funzione antibatterica (IgA secretorie e lisozima). La saliva concorre alla fase iniziale della digestione mediante la produzione di enzimi quali l'alfa-amilasi, il lisozima e la lipasi capaci di scindere gli zuccheri ed i grassi. Altre funzioni della saliva sono quelle umidificanti del cibo per facilitare il transito dalla bocca verso l'esofago e quelle antibatteriche. La quantità di saliva prodotta giornalmente va da 0.75 a 1.5 litri. La ghiandola sottomandibolare contribuisce a circa il 70-75% della produzione mentre le parotidi contribuiscono per il 20-25% per cento. Lo stimolo principale per la secrezione della saliva è mediato dalle papille gustative e da recettori cellulari, presenti nel cavo orale e sensibili alla presenza di cibo. Questi segnali vengono trasmessi ai centri della salivazione situati nel sistema nervoso autonomo che stimolano la secrezione ghiandolare. L'attivazione dei centri della salivazione avviene anche per stimoli olfattivi, visivi (la vista di un cibo) o per pensieri riguardanti alimenti. Patologie riguardanti la saliva sono la xerostomia (carenza di saliva o saliva densa) dovuta a lesioni delle ghiandole salivari, uso di farmaci, disturbi psicologici e alcune malattie come la parotite (orecchioni). L'eccesso di saliva (scialorrea) può essere dovuto invece a farmaci, malattie mentali, gravidanza, protesi dentali, infiammazioni del cavo orale, tartaro interdentale e tumori dell'apparato digerente.Malattie come l'AIDS (o comunque positività all'HIV) ed epatite B o C non possono essere trasmesse tramite la saliva. L'infezione in questi casi richiede un contatto con il sangue infetto.