Belladonna
Nome scentifico: ATROPA BELLADONNA L.
Famiglia: Solanaceae
Contiene: atropina iosciamina, scopolamina e diversi
alcaloidi.
Parti utilizzate: radici, foglie, gambi e fiori.
Pianta erbacea e perenne, dotata di un grosso rizoma dal quale si sviluppa
un fusto robusto, eretto e ramificato, di altezza compresa tra i 70-150
cm.
Le foglie sono semplici, picciolate, di forma ovale-lanceolata, alternate
nella zona superiore a foglie più piccole; come il fusto, sono
ricoperte di peli ghiandolari responsabili dello sgradevole odore emanato
dalla pianta.
I fiori sono ermafroditi,ascellari e penduli; presentano un calice a
5 sepali ed una corolla a 5 petali di forma campanulata-tubulosa e di
colore violaceo cupo; l' androceo è composto da 5 stami con antere
molto sviluppate, il gineceo da un ovario biloculare con stilo unico
e stigma bifido.
La belladonna fiorisce nel periodo estivo e l' impollinazione è entomogama
(tramite Insetti). I frutti sono lucide bacche nere, di piccole dimensioni,
contornate dal calice che, durante la maturazione, si accresce aprendosi
a stella.
Si chiama belladonna perché nel Rinascimento le donne la usavano
per dar colorito al viso e lucentezza agli occhi ma l’omeopata
di oggi la utilizza come rimedio delle patologie che si manifestano con
violenza, di tutto quei malanni che iniziano improvvisamente e si aggrava
con la luce, i rumori, l’aria fredda e migliora col riposo, il
caldo.
E’ il rimedio della febbre improvvisa, della gola rossa, della
cefalea, dell’indigestione, della crisi allergica.
E' buono per: Stitichezza, Ulcere, Dilatazione Pupille,
Febbre, Cefalea, Gola arrossata, Indigestione,
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