Rabarbaro
Nome scentifico: RHEUM RHAPONTICUM L.
Famiglia: Poligonaceae
Contiene: estratti di china purgativi, sostanze tanniche, glucoside, tannini
Parti utilizzate: rizoma, foglie e infiorescenze
E’ una pianta perenne dal rizoma sotterraneo dal quale nascono foglie grandi ondulate. I fiori sono piccoli e di colore bianco giallastro privi della corolla. Il frutto è secco e possiede un solo seme.
L'utilizzo del rabarbaro a scopo curativo ha origine da alcune popolazioni asiatiche. Il rizoma del rabarbaro aiuta a regolare le funzioni digestive e depurative del fegato in quanto aiuta la secrezione gastrica e biliare.
Può essere un ottimo lassativo ma sono da evitare assolutamente le dosi eccessive. Esercita una funzione antisettica nelle infezioni intestinali e una funzione decongestionante nelle irritazione della mucosa intestinale.
Infine il rabarbaro per il suo contenuto di tannini risulta esercitare una funzione astringente della pelle e delle mucose della
cavità orale e nasale.
E’ buono per: Infezioni intestinali, Irritazione mucose intestinali, Stitichezza.