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DISTURBI E PROPRIETA' DELLE PIANTE

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Erbe e piante officinali e medicinali. Erbe e piante officinali e medicinali.

Ginseng

Nome scentifico: PANAX GINSENG

Famiglia: Arialacce

Contiene: ginsenoidi, panaxosidi, Vitamine del gruppo B, acido nicotinico, tannini, zuccheri, glucosio, lattosio, maltosio, fitoestrogeni, aminoacidi, saponine, olio essenziale di ginseng, limonene, terpineolo citrale, aminoacidi e peptici, prolina, glicina, alanina, cisteina, tirosina, arginina, lisina, acido aspargico, treonina, serina, acido glutammico, leucina, valina, istidina, vitamina C, acidi grassi, sostanze minerali, oligoelementi, magnesio, alluminio, fosforo, calcio, vanadio, manganese, ferro, cobalto, rame, germanio, arsenico, pollini, aminoacidi, minerali, enzimi, fosfatiti, amilasi, fenolasi, colina, estrogeni nella varietà selvatica.

Parti utilizzate: radice

E' una pianta erbacea perenne,adattogena, ovvero agisce a seconda delle esigenze dell'organismo, aiuta l'organismo ad adattarsi allo stress interno ed esterno. Ha fiori verde-bianco, originaria della Russia, della Cina, della Corea del Nord.
Il suo impiego risale a migliaia di anni fa, numerose sono, le sue virtù: dall'incremento della resistenza fisica e delle capacità di recupero, al miglioramento della circolazione, potenziamento della memoria e della resistenza ai fattori ambientali negativi.
Nel complesso riduce stress e nevrosi, migliora l'adattamento agli stimoli della vita quotidiana, potenzia il rendimento fisico e mentale, rafforza le difese immunitarie e abbassa i rischi di contrarre diverse malattie. Inoltre, può migliorare le prestazioni sessuali.
Tuttavia, esistono naturalmente anche degli effetti collaterali. Uno dei più frequenti è l'insonnia, l'irrequietezza e l'irritabilità. Soprattutto se assunto assieme a una quantità elevata di sostanze stimolanti quali la caffeina si potrebbero verificare effetti collaterali dovuti a una stimolazione eccessiva del sistema nervoso. Un prolungato utilizzo di ginseng, inoltre, potrebbe generare tremori ed anomalie ormonali, ma secondo alcuni dipenderebbe da alcuni preparati commerciali che, di fatto, sono quasi privi di ginsenosidi.
Con il giusto apporto di principio attivo si ritiene quindi che venga stimolato il sistema endocrino pituitario e surrenalico nel rilascio di ormoni stimolanti, capaci di ritardare l’insorgere della fatica. Al pari della caffeina, alcuni autori sostengono che il ginseng favorisca l’ossidazione degli acidi grassi, salvaguardando quindi le scorte di glicogeno epatomuscolare.

E' buono per: Stanchezza, Surmenage, Convalescenza, Stimolante Fisico e Intellettuale.

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